giovedì 23 dicembre 2010

Itinerari nello stato di Zacatecas


Visualizza Itinerari nello stato di Zacatecas in una mappa di dimensioni maggiori

Lo stato di Zacatecas, situato nella parte centro-settentrionale del paese, è un luogo tra i più caratteristici del Messico.
La sua bellezza incomincia dal suo paesaggio fatto di spazi aperti in scenari drammatici dove gli aridi altipiani punteggiati da cactus si contrappongono ad un cielo azzurro molto intenso.

Partendo dalla capitale Zacatecas, descritta nel post precedente, si può incominciare un itinerario che ci porterà a scoprire i luoghi più caratteristici di questa regione.

La Quemada (Chicomostoc)
Percorrendo la strada MEX 54 direzione sud si arriva dopo 48 km al bivio per Chicomostoc che dopo 2 km porta alle rovine de La Quemada. Questa area archeologica è una delle più affascinati del paese per la sua strana bellezza che avvolge di mistero la storia del Messico precolombiano. Un luogo indimenticabile dove la natura si combina con la storia millenaria.



Questa città occupava una superficie di un centinaio di ettari sopra una collina in mezzo ad una valle arida. Tra il 500 e il 700 d.c. si pensa che ebbe importanti contatti commerciali con le città di Altavista (più avanti in questo post verrà descritta), el Bajio e Teotihuacan. Nel VIIIº si costruirono le principali strutture di carattere cerimoniale e tra gli anni 800 e 850 venne il suo rapido collasso. Ci sono evidenti segnali di lavori difensivi nelle proprie strutture le quali fanno pensare ad un epilogo sottomesso dalla violenza.

Uno degli edifici più emblematici è il Salón de las Columnas, un amplio recinto con dodici grosse colonne.


Salendo di poco sulla collina si trovano l'area del Juego de Pelota, un campo per il gioco della palla di circa 1000 m2, la Piramide Votiva.


Sul lato nord della zona archeologica si trova anche una muraglia. Dai punti più elevati della collina principale parte un sentiero in direzione ovest che conduce a uno sperone di roccia sul quale sorgono i resti di un insieme di palazzi chiamato La Ciudadela (la cittadella). Gli archeologi hanno scoperto una sorprendente rete di 170 km di strade che si estendevano lungo la valle costruite tra il 700 e l'800. Nel museo si possono ammirare reperti trovati in questo sito.

Jerez
Ritornando sulla MEX54, questa volta in direzione nord, si arriva a Malpaso per svoltare verso est sulla Carretera Federal 23. Dopo una ventina di chilometri si arriva al Pueblo Magico di Jerez. Fondato nel 1536, 10 anni prima di Zacatecas è un luogo con molte  bellezze architettoniche barocche, coloniali e neoclassiche come la Parroquia de la Inmaculada ConcepciónSantuario de Nuestra Señora de la Soledad, il Palacio Municipal, il Teatro Hinojosa, l'Edificio de la Torre, il giardino Rafel Páez con il suo Quiosco (chiosco).


Ed è proprio qui nella piazza principale che gente di tutte le età si riunisce per passare il tempo libero, conversare ma anche per contrattare bande musicali locali per feste o serenate. Jerez è rinomata per la sua fama fiestera e per la buona cucina tipica delle zone centro-settentrionali del paese. È anche un importante centro artigianale per la lavorazione di pelle, prodotti tessili, ceramica, oggetti in legno oltre ad essere rinomata per la lavorazione di caratteristici sombreros.


Este centro ceremonial y astronómico, fue producto de la rama súchil de la cultura Chalchihuites, cuya ocupación y desarrollo tuvo un período de aproximadamente 800 años (200-1000 D.C.). Y el nombre de Alta Vista hace referencia a un rancho cercano que existió a principios del siglo XX, cuándo fue visitada por vez primera por el arqueólogo Manuel Gamio, arqueólogo explorador del sitio. Chalchihuites corresponde a la denominación del municipio donde se ubica y proviene de la palabra en lengua náhuatl chalchihuitl que significa piedra verde de varias clases, con simbolismo de todo lo precioso y rico.

Esta zona es considerada como un importante centro ceremonial-astronómico de la cultura Chalchihuites, cuyos vestigios arqueológicos asombran por su acertada edificación y funcionamiento (aún actualmente apreciable), de las que sobresalen: la Plaza de la Luna (o salón de columnas), la Pirámide Votiva, la Escalera de Gamio y el Laberinto. En esta última se pueden apreciar con puntualidad y precisión los respectivos equinoccios de las estaciones.

Sierra de Cardos

A 17 km a Nord-Est di Jerez si estende la catena montuosa de la Sierra de Cardo. Le parti più alte sono coperte da profumati boschi di pini da cui risaltano capricciose formazioni rocciose che creano uno scenario unico e suggestivo. Il luogo è ideale per fare trekking, campeggio, mountain bike e scalate su roccia. 


Il Centro Ecoturístico El Manantial (informazioni: +52 494 945 2285, +52 494 942 9200) permette di accampare o di soggiornare nelle cabañas in questa zona naturale.

Per arrivare alla Sierra de Cardos da Jerez andare in direzione Fresnillo e girare per la desviazione in direzione a El Cargadero, Guadalupe Victoria per arrivare a El Manantial.


Sombrerete

Da Jerez si può raggiungere Sombrerete dopo circa 170 km tramite la Carretera Federal MEX 23 direzione Fresnillo e successivamente la Carrettera Federal MEX 45 (Fresnillo-Sombrerete).
Da Zacatecas invece si può prendere direttamente la Carrettera Federal Mex 45 direzione Fresnillo-Sombrerete. Anche qui circa 170 km.

Sombrerete è uno di quei luoghi che sembrano uscire da un film western con la tipica atmosfera di cittadina arida e messicana di un tempo. Qui il tempo sembra essersi fermato tenendo intatte stradine e palazzi. Fù fondato nel 1555 epoca in cui prese avvio lo sfruttamento delle miniere che servì anche a finanziare la realizzazione di chiese, dimore e palazzi pubblici di questo luogo. Pochi infatti possono immaginare che in un posto di poca rinomanza come questo si possa trovare ricchezza architettonica, archeologica, storica oltre che paesaggistica.
Sombrerete, con i suoi 19000 abitanti, vanta di una dozzina di chiese delle quali la metà sono dei piccoli gioielli di arte sacro-novohispano. Inoltre sopravvive l'incantevole urbanistica coloniale. Sombrerete è un eccellente esempio del Messico sconosciuto.

Lungo l' Avenida Hidalgo, la via principale della città (anticamente chiamata Calle Real) si trova l'Edificio de las Cajas Reales. In direzione sud invece troviamo Los Portales, i portici, ritenuti i più lunghi dell'intero messico. È proprio sotto i portici a fianco dell'ufficio del turismo che si trova il Museo de la Ciudad, che oltre a pezzi archeologici, esibisce anche una mostra fotografica di Sombrerete antica.
Di fronte invece si trova la Parroquia de San Juan Bautista chiesa costruita nel 1777 con stile barocco. I portici conducono anche alla piazza centrale che qui si chiama Jardín Constitucion con un chiosco adornato in ferro battuto e base di marmo.
Altri punti interessanti della città di Sombrerete sono il Convento de San Mateo, il Santuario de la Soledad ed il Templo de Santo Domingo a fianco del Jardín Zaragoza.

Sierra de Órganos
È uno dei complessi rocciosi più impressionanti del paese, tanto per il numero quanto per la forma e la loro altezza. Molte di queste formazioni, come ci suggerisce il nome, sono a forma di canna d'organo.


Il cielo limpido e lo straordinario paesaggio arido ne fanno lo scenario ideale per l'ambientazione di film western (ne sono stati girati alcuni).
La sierra è relativamente piccola perchè ha solo 10 km di larghezza nel suo asse maggiore e si elevano appena 200 metri sopra le pianure circostanti. Alcune rocce verticali modellate con il passare del tempo dal vento possono raggiungere altezze di 80 m. Le loro forme bizzarre possono farci ricordare castelli, torri, cattedrali. Molte si identificano con un nome come il caso del El Campanario o Los Frailes.


Un piccolo bosco di cedri copre il territorio insieme ad altre piante caratteristiche di questi posti come il huizache, querce, yuca e nopal. La fauna è caratterizzata da piccoli mammiferi ed uccelli. Dal novembre del 2000, il visitatore può godersi 1125 ettari di questa sierra dichiarata Parque Nacional con attività quali trekking, scalate, camping e mountain bike. All'entrata del parco si trovano una dozzina di cabañas provviste di acqua calda, luce e cucina. (Info: Oficina de Turismo de Sombrerete, Av. Hidalgo 207, Centro. Telefoni +52 433 935 1438  / +52 433 1032 325).
L'ideale in questo posto sarebbe però campeggiare sotto la luce delle stelle.

Per arrivare alla Sierra de Órganos da Sombrerete (20km) prendere la Carretera Federal MEX45 direzione Durango fino alla deviazione segnalata a mano destra. 

Altavista
In direzione sud da Sombrerete oltrepassando il pueblo di Chalchihuites tramite la Carettera Estatal si arriva alla deviazione per il sito archeologico di Altavista (60 km in totale da Sombrerete).


Altavista fù la città più importante della cultura precolombiana dei Chalchihuites che tra i secoli I e XIII d.c. si estesero dalla zona orientale della Sierra Madre Occidentale dall'attuale stato di Jalisco fino a Durango.
Questa città contemporanea a La Quemada, fù fondata verso la fine del secolo V d.c. e rimase abbandonata verso il secolo Xº forse dopo una invasione. Il suo commercio fù fiorente con Teotihuacan ed altre culture del mesoamerica e del sud est degli attuali stati uniti americani. Fù anche un importante centro miniero per l'estrazione di minerali come il quarzo, il turchese, l'ematite, la malachite ed altri minerali. Chiamata anche Chalchihuites per la vicinanza dell'omonimo paese questa caratteristica zona archeologica chiama l'attenzione per la sua architettura. Alcuni dei suoi elementi come alcuni cortili e basi piramidali si assomigliano a quelli del sud del Messico ma altre strutture e spazi sono completamenti differenti ed unici rispetto al resto del paese come ad esempio il Salón de las Columnas, che anche se potrebbe avere una somiglianza con le colonne de La Quemada è uno spazio chiuso di 20 metri per ciacun lato con 28 colonne all'interno le quali si suppone siano vincolate con il ciclo lunare e i culti della fertilità. 


Per la loro altezza relativamente bassa e la loro forma irregolare è difficile immaginare questo luogo come sede di riunione. All'oriente , inoltre troviamo El Labirinto, una serie di muri disposti in maniera apparentemente caotica. Ed è questo luogo che rivela una delle principali sfaccettature di Altavista: quella di un osservatorio astronomico. 


Le pareti sono disposte in questo modo per creare corridoi che puntano a luoghi specifici della Sierra de Chalchihuites dove si vedeva sorgere il sole durante gli equinozi ed i solstizi. 


Alcune teorie indicano che Altavista fù costruita in questa zona arida e poco difendibile da attacchi perchè in questa latitudine passa il Tropico del Cancro.
Da visitare anche il museo adiacente alle rovine.