martedì 28 dicembre 2010

Costa Maya: da Tulum a Chetumal

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La penisola dello Yucatan è uno dei luoghi preferiti di noi italiani per quanto concerne il Messico. Le mete più suggestive sulla riviera maya come Cancun, Playa del Carmen e Tulum, nello stato di Quintana Roo, sono le più visitate dai turisti e per questo le più affollate. L'itinerario che stò per proporvi incomincia da Tulum, roccaforte Maya e termina dopo un viaggio di circa 400 km (incluse le desviazioni in vari punti dalla Carrettera Federal MEX 307 ) a Chetumal cittadina messicana a confine con lo stato del Belize.
È un itinerario prettamente ecoturistico che si rivolge alle persone amanti della quiete, della natura e della storia, adatto anche per le famiglie. Lo stato di Quintana Roo è uno tra i più sicuri di tutto il Messico.
Visiteremo luoghi ancora poco battuti dal turismo di massa per conoscere spettacolari spiagge remote, riserve naturali, mangrovie, lagune, cenotes, barriere coralline ed aree archeologiche facendo sempre riferimento alle meravigliose verdi acque del mare caraibico e alla selva tropicale.

Tulum
Il nostro viaggio incomincia a Tulum. Con la sua roccaforte, la sua spiaggia e le sue acque cristalline è uno dei posti più emblematici di tutto il Messico.
Protetto da un muro e roccia naturale, Tulum è il sito archeologico più famoso e importante della costa caraibica. Il suo nome moderno in Maya significa "recinto" o "muro" ma i suoi antichi abitanti la chiamavano Zamá (Alba). Fù infatti una città dedicata al culto del pianeta Venere: la prima stella del mattino. Per la sua posizione strategica ed ubicazione, dalla quale si può contemplare l'orizzonte in tutte le direzioni, fù un sito per l'osservazione astronomica.
Si stima che Tulum fù
fondata intorno all'anno 1200, come porto commerciale, raggiungendo il suo picco nel 1400 d.c.. Testimonianze archeologiche confermano che qui si commerciavano i prodotti di mare della costa di Quintana Roo e dell'isola di Cozumel.
A quanto pare, questa città era indipendente, politicamente e commercialmente parlando, dal dominio di altri centri maya di potere o di città-stato, e vi rimase fino al 1518 quando i primi conquistadores spagnoli arrivarono. A causa della schiavitù, guerra e malattie sconosciute agli indigeni, Tulum fù abbandonata, come è successo con molte altre città della regione e nelle Americhe.



Le strutture e le piramidi che oggi ammiriamo in Tulum sono state costruite durante il tardo postclassico (1200-1550), sebbene ci siano alcuni elementi ancora più antichi, come la estela 1 e la struttura 59, le quali rappresentano stili maya del periodo classico (300-600 d.C.).
La zona arqueologica conta con una serie di edifici che in quel momento costituivano il nucleo principale, cerimoniale e politico, della città delimitata da una muraglia. Intorno si trovavano un enorme numero di case costruite in legno e palma delle quali oggi praticamente non si conserva nessuna evidenza.
La muraglia delimitava quindi la zona principale dal lato nord, sud ed ovest, giacchè il lato orientale si affaccia direttamente sul mare. Conta con cinque accessi e due torri di osservazione dalle quali si può apprezzare il grado di controllo che in quel momento potevano offrire rispetto a chi pretendeva entrare in questa zona.
Le strutture più interessanti sono:
Il Templo de las pinturas edificio di due piani. Le sue decorazioni erano tra le più elaborate di Tulum e comprendevano maschere e colorati affreschi interni;
El Castillo (la torre di guardia affacciata sul mare) una grande piramide situata in una posizione che permette una vista sul mare e sulla selva straordinaria;
El Templo del Dios del Viento. Luogo ideale per scattare meravigliose foto in quanto offre la migliore veduta del Castillo e del mare sottostante;
El Palacio con un portale con un rilievo di stucco raffigurante una divinità.
Il Templo de la Estela dove è stata rinvenuta la stele, oggi al British Museum di Londra, con sopra impressa la più antica data maya conosciuta (le "serie iniziali" dei geroglifici corrispondono all'anno 564 d.C.);
Il Templo del Dios Descendente. Tempio che prende il nome dal rilievo sopra il portale di una figura in parte umana riconducibile forse al culto maya delle api.

Con l'abbandono di Tulum, la natura si è occupata di nascondere questo posto con la sua selva per molti secoli fino a quando non è stato riscoperto dal mondo occidentale. Nell'aprile 1981 questa zona è stata dichiarata Parco Nazionale e nel 1993 zona archeologica.
Tulum oltre che alle rovine maya offre anche belle spiagge, diverse cabañas e caratteristici hotel situati direttamente sulla spiaggia con il mare turchese da fare da cornice. 

Cobà e il Grand Cenote
Cobà dista circa 50 km da Tulum in direzione Nord- Ovest (30 minuti in macchina.
Il suo nome significa luogo delle acque torbide in quanto si trova dentro di 5 lagune.
era una delle principali città maya del periodo classico (dal 200 al 900 d.c.).
L'attuale sito archeologico è composta da diverse zone raggiungibili a piedi dopo camminate di diversi km dipendendo da quello che si è interessati a visitare. Vicino all'entrata del sito si possono anche noleggiare biciclette per percorrere i lunghi percorsi di questo posto.

  
Le strutture più importanti sono:
il Templo de las Iglesias (la struttura più imponente di Cobá). Si tratta di una enorme priamide;
El Juego de la Pelota, il campo da gioco della palla;
Grupo  Macanxoc, un gruppo di stele raffiguranti donne di stirpe reale;
Conjunto de las Pinturas, un tempio dovesi trovano tracce di glifi e affreschi sopra il portale e frammenti di intonaco colorati all'interno della struttura;
Nohoc Mul, il grande cumolo, chiamato anche Grande Piramide. Con i suoi 42 metri di altezza è considerata la struttura maya più grande della penisola dello Yucatan.


Ritornando a Tulum lungo la strada si può visitare il Grand Cenote. Con attrezzatura si può fare snorkelling in queste caverne tra miriadi di pesciolini.

Punta Allen - Reserva de la Biosfera Sian Ka'an (Iª opzione)
La strada dissestata che da Tulum porta a Punta Allen si trova su di un sottile limbo di terra. Tra il mare e la laguna lungo i 50 km di questo percorso (un ora e mezza di macchina) si incontrano alcune incantevoli spiagge praticamente deserte e panorami davvero suggestivi.



Punta Allen è un pueblo dove si respira un aria di tranquillità e pace. Gli abitanti vivono di pesca e di turismo. Le cooperative organizzano tours in lancia nei principali luoghi magici della bellissima Reserva de la Biosfera Sian Ka'an che circonda questa zona.


Antico territorio maya, è uno degli ambienti naturali più belli della costa centrale del Quintana Roo. La riserva è costituita quasi interamente di aree ben conservate e difficili da accedere. Oltre 5000 kmq di giungla tropicale, paludi, mangrovie, barriere coralline e isole al largo della costa.


Data l'importanza ecologica delle zone umide, le lagune costiere e della vegetazione, nel 1986 è stata dichiarata area protetta e quindi inserita nella rete internazionale delle Riserve della Biosfera dal 1987 è Patrimonio Mondiale dell'Umanità designata dall'UNESCO. Inoltre, nel 1994, si dichiarò Area di protezione di Flora e Fauna a
Uaymil un territorio formato da lagune e mangrovie a sud della riserva.


Sian Ka'an (Puerta del Cielo, la porta del cielo ovvero dove comincia il cielo) ospita 103 specie di mammiferi tra cui puma, scimmie urlatrici, volpi, formichieri, ocelot, procioni, tapiri, pecari, giaguari, 336 specie di uccelli tra le quali possiamo trovare alcuni fenicotteri, Chocolateras (spatole rosa), aironi ed aquile. Inoltre possiamo trovare tartarughe, delfini, coccodrilli e granchi giganti.
Di fronte alla riserva si estende, per oltre 47 km, la seconda barriera corallina più grande al mondo.
Oltre alle escursioni guidate è possibile anche fare Kayak e Snorkeling cercando di rispettare il bellissimo medio ambiente.


Da Punta Allen ritorniamo a Tulum per proseguire il nostro viaggio.

Muyil - Reserva de la Biosfera Sian Ka'an (IIª opzione)
Tramite la Carrettera Federal MEX307 in direzione sud arriviamo, dopo 15 minuti da Tulum, alla zona archeologica di Muyil una delle più antiche città maya. 


La struttura principale del castello, una piramide a scalini perpendicolari, è una delle più alte della costa.  
Una fitta vegetazione copre tutta la zona archeologica. 
Muyil è anche una alternativa per accedere alla Reserva de la Biosfera Sian Ka'an. Questa opzione dà la possibilità di visitare la parte meno conosciuta di Sian Ka'an. Da qui infatti si può visitare la zona camminando tra la selva o ci si può imbarcare per visitare le lagune di Muyil e Chunyaxché


Si può anche nuotare tra i suoi canali caratterizzati da mangrovie e fitta vegetazione.
Community Tours Sian Ka'an è specializzata in questi tipi di escursioni. 

Chacchoben
Riprendiamo il nostro viaggio sulla Carrettera Federal MEX307 sempre in direzione sud. Passando per la cittadina Felipe Carrilo Puerto dopo 150 km da Tulum troviamo la deviazione che ci porta dopo 3 km al sito archeologico di Chacchoben


Il sito conta attualmente con 5 edifici adagiati su un Gran Basamento tra i quali spicca il Conjunto de las vías. Un altro edificio di rilievo è il Templo Adosado che si suppone sia stato utilizzato per riti di iniziazione e per attività astronomiche. Per molti anni è stato un importante centro del commercio maya.


Mahahual e Xcalak
Ritornando indietro sulla Carrettera Federal MEX307 ci immettiamo in direzione sud e prima di arrivare a Bacalar deviamo per la Carrettera 184 che ci condurra direttamente a Mahahual.
Questo piccolo pueblo situato nel cuore della Costa Maya con le sue strade prive di asfalto, i suoi hotel rustici ed i suoi ristoranti ne fanno un posto dal sapore autentico di provincia Messicana. 

  
Le sue acque cristalline sono sempre calde grazie al suo ambiente assolutamente tropicale. Qui i sub possono incontrare una infinità di belle formazioni di corallo, spugne, tartarughe, delfini, cavallucci marini, mante e mille specie di pesci che popolano la barriera corallina. Ultimamente Mahahual stà incominciando ad essere metà di turismo internazionale. Ed è anche per questo motivo che è diventato il secondo porto per navi da crociera più grande del caraibi messicano.
La principale attrazione è un atollo corallino chiamato
Reserva de la Biósfera Banco Chinchorro, dichiarato Area Naturale Protetta al largo della costa di Mahahual. 

  
Banco Chinchorro, oltre ad offrire molte bellezze naturali,  è un paradiso per i sub che amano le immersioni archeologiche. Sono molte le imbarcazioni affondate in questo anello di isole. In alcuni punti sembra di essere in un cimitero di navi. Molti relitti si possono facilmente esplorare anche solo con maschera e boccaglio.


Continuando sulla Carrettera 184 in direzione sud si arriva a Xcalak un altro piccolo pueblo con atmosfera pacata, case in legno in stile caraibico, palme ondeggianti e graziose spiagge. 


Anche da Xcalak si può raggiungere la Reserva de la Biósfera Banco Chinchorro.

Bacalar
Visitati Mahahual e Xcalak dobbiamo tornare indietro fino ad incrociare ed immettersi nuovamente sulla Carrettera Federal Mex 307 in direzione sud.  Arriveremo al Pueblo Magico di Bacalar e alle sua laguna.


La Laguna di Bacalar è conosciuta anche come "i sette colori" per la molteplicità di tonalità tra il verde e l'azzurro che mostrano la chiarezza delle sue acque, il colore del fondo caratterizzato da fondali di arena bianca, il sole e le differenti profondità che non superano i 6 metri. La laguna è uno delle principali attrazioni. In questo bellissimo luogo si può nuotare, fare un giro con una barca, in kajak o semplicemente trascorrere un giorno tranquillo ammirando la stupefacente flora e fauna del posto.


El Fuerte de San Felipe Bacalar con i suoi formidabili cannoni, è un altra delle attrazioni. Le sue mura e le sue colonne conservano ancora i segni delle passate battaglie. 



Costruito nel 1725 con il doppio proposito di evitare saccheggi da parte dei pirati e di posto avvistamento, la fortezza ebbe una certa rilevanza durante il 1763 e 1790 dovuto alle ositlità militari e diplomatiche esistenti tra la Nueva España e Inghilterra in quanto quest'ultima aveva distaccamenti militari nel confinate Belize. Durante la guerra delle caste fù anche un importante avamposto contro i nativi. 


Un altra attrazione si trova all'entrata di Bacalar ed è il bellissimo Cenote Azul, un pozzo naturale di 90 metri di profondità e 200 di larghezza. Questo luogo che sembra un piccola laguna circondata da una fitta vegetazione, è uno dei posti favoriti dei sub. Nel suo fondale si possono aprezzare capricciosi paesaggi fatti di fomrazioni rocciose e caverne.


Chetumal
A poco più di venti minuti di macchina si arriva a Chetumal, capitale dello stato e porta di accesso verso il mesoamerica. 


Ancor prima della conquista spagnola, Chetumal era un importante porto Maya dal quale partivano carichi di oro, piume, cacao e rame destinati alla parte settentrionale della Penisola dello Yucatan. Il Museo de la Cultura Maya è organizzato su tre livelli che rappresentano la cosmologia maya. Il piano principale rappresenta il mondo terreno. Il piano superiore i cieli mentre quello inferiore il regno degli inferi. Sebbene non siano esibiti molto manufatti si possono ammirare plastici che riproducono in scala i meravigliosi edifici maya così come dovevano apparire un tempo, oltre che riproduzioni di stele ed affreschi.

Il nostro viaggio si conclude qui ma volendo si potrebbero visitare anche i siti archeologici di Kuhunlich (65 km da Chetumal), Dzibanché (78 km da Chetumal) e Kinichná (78 km da Chetumal): affascinanti zone tanto per la loro storia quanto per il valore estetico e bellezze naturali che le circonda. Durante lo splendore maya in questa regione abitavano circa un milione di persone e questi 3 siti mostrano parte della formidabile grandezza del periodo classico di questa zona del Messico.

L'itinerario Tulum > Chetumal può benissimo iniziare anche da Cancun, passando per Playa del Carmen oppure può essere tranquillamente fatto al contrario magari inserendolo in un viaggio più articolato che comprenda anche Chiapas e Campeche.

Il periodo che và da giungo fino ad ottobre è la stagione delle piogge e da agosto anche quella degli uragani.


Ricordarsi di non scegliere le ore più calde per fare escursioni impegnative e di portare sempre acqua, protettore solare, insettifugi, cappello, costume da bagno, maschera e pinne!