venerdì 18 marzo 2011

Firmamento Messicano


Il cielo ha accompagnato l'umanità durante la sua esistenza, e la sua influenza è stata fondamentale per l'evoluzione intellettuale. Grazie agli stimoli visuali di questo grande spazio cosmico l'uomo prese coscienza dei movimenti delle stelle intraprendendo cosi il suo cammino nel campo della scienza astronomica espandendo la sua visione cosmica.
In Messico anche l'uomo precolombiano approfondì la sua conoscenza di questo cielo pieno di bellezza ma allo stesso tempo pieno di incognite. Con il passare dei secoli imparò a sviluppare tecniche per conoscere i movimenti ed i periodi di osservazione dei principali corpi celesti. Riuscì cosi a generare un punto temporale per organizzare tutte le sue attività creando un sistema basato su di un calendario essenziale per il funzionamento di quelle società. Questo avvicinamento agli astri da parte dell'uomo mesoamericano era il risultato di un sentimento culturale che attribuiva il comportamento degli astri con quello degli dei.
Praticamente si considerava il calendario come un dono di queste divinità dato all'uomo per potersi beneficiare.
Nonostante questa prerogativa i numerosi conseguimenti da parte dei sacerdoti-astronomi preispanici possono essere catalogati come attendibili risultati scientifici. Questa conoscienza si integrò con lo sviluppo di alcuni manufatti relazionati agli astri, come i codici, le stele, le ceramiche, le pitture murali, i petroglifici e l'architettura. Forme e orientazioni che aiutano a capire il processo ideologico di queste civiltà.
Lo studio archeoastronomico si concentra in queste espressioni singolari.
Il Codice Maya ad esempio contiene tavole dove vengono descritti periodi di osservazione di alcuni pianeti così come il registro di eclissi della luna e del sole. Risultati ottenuti oltre che con la paziente osservazione del cielo anche da calcoli complessi.


Una pratica che prevalse durante tutta l'epoca precolombiana fù l'orientamento di strutture architettoniche lungo direzioni definite dagli eventi astrali. Come in altre culture antiche, si eressero piramidi e palazzi orientati verso il disco solare all'orizzonte, il Paso Cenital (il passo del sole sopra lo zenit che si presenta nella zone prossime al tropico) oppure nei giorni dell'equinozio o del solstizio.
Si costruirono anche strutture dove in questi particolari giorni si potevano notare giochi di luci o ombre.

Vennero anche costruite strutture allineate con altri corpi celesti come la luna, venere o la via lattea che permettevano di osservare movimenti e cicli.

Di questi osservatori in Messico se ne conoscono pochi ma c'e' da dire che le nostre conoscenze in merito a queste misteriose civiltà è minimo. Si suppone inoltre che molti siti siano ancora nascosti altri invece sono stati distrutti con l'arrivo degli spagnoli.


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I principali osservatori che si conoscono attualmente in Messico sono i seguenti:

El Caracol
Chichén Itzá, Yucatan


Attraverso dei suoi elementi architettonici, vani di entrata, finestre, nicchie, scalinate e vertici delle sue piattaforme, si segnalano le posizioni nell'orizzonte dove sorgono e tramontano diversi tipi di oggetti celestiali come il sole, la luna e venere durante la loro traiettoria. All'epoca della loro costruzione si indicavano anche la posizione di altre stelle particolarmente brillanti.

Edificio Circular de Mayapán
Yucatan


Situato nella ultima grande città maya prima dell'arrivo degli spagnoli, questo edificio ha quattro accessi e delle nicchie interne con pitture murali. Insieme segnalavano la posizione del sole nei giorni astronomicamente importanti coincidendo con date del loro calendario che divideva l'anno solare in porzioni espresse in numeri.

Conjunto de la Plaza de la Estela de los Dos Glifos
Xochicalco, Morelos

Il punto di osservazione è segnalato da una stella al centro della piazza corrispondente al nome del calendario di Quetzalcóatl. Il giorno dell'equinozio il sole si allinea lungo l'asse di questa stella. Gli estremi della piattaforma inoltre indicano la posizione del sole nei giorni del solstizio. È così possibile utilizzare questa osservazion per determinare anche la durata esatta dell'anno solare.

Cueva Astronomica de Xochicalco
Xochicalco, Morelos

Una grotta naturale sistemata dagli architetti-astronomici precolombiani permette di calibrare non solo l'anno solare ma anche osservare il Paso Cenital. Inoltre la geometria della camera di osservazione si accomodò in modo tale che le date estreme in cui la luce solare penetrava in questa grotta indicavano l'arrivo di due date importanti per tutto il mesoamerica. Queste date sono il 29 di aprile e il 13 di agosto. Date che dividevano l'anno solare del loro calendario.

Observatorio Cenital del Edificio de Monte Albán
Oaxaca

La sua camera di osservazione possiede un tubo di pietra verticale dove venivano registrate i giorni del Paso Cenital in Monte Albán. Le date estreme di entrata dei raggi solari si incontrano a una distanza temporale di 65 giorni, prima e dopo del giorno del solstizio estivo.

Cueva Astronomica en Teotihuacan
Estado de México

Questa grotta localizzata al sud-est della piramide del sole è profonda quasi quattro metri. Al suo interno si trova una stela liscia e un altare. In base allo spessore dell'entrata della luce solare la grotta permette il registro dei solstizi e degli equinozi oltre che il Paso Cenital illuminando direttamente sia la stela che l'altare. Questa grotta di osservazione si utilizzò per calibrare la durata dell'anno solare con grande precisione.

Riferimento: 1 (file pdf)